Pasqualino Alessio Restivo
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È nato ad Enna nel 1983 dove vive. Conseguito il diploma alberghiero ha intrapreso numerosi viaggi che gli hanno consentito di conoscere diverse realtà arricchendolo umanamente. Si dedica alla pittura prima di scoprire nel 2012 l'interesse verso la poesia. Nella sua prima raccolta di componimenti poetici dal titolo “Nel canto e nel silenzio” vi è l'impegno di 4 anni di scrittura nella quale silloge sono contenuti una prima parte della sua ricerca compositiva. Partecipa con passione altrettanta alla antologia poetica de l’inedito letterario intitolata “La torre della regina” uscita in pieno lockdown con nove liriche inedite. Sta per uscire la sua seconda silloge poetica dal titolo “Sui sentieri di Jesse” con l’inedito letterario.
Tutto di lei
E’ poesia
vederti amare,
armonia il tuo arrivare.
Fonte viva!
In te disseto
quell’arsura
della mia miseria.
Ora tu sei qui,
ancella del mio sogno,
a rinvigorire
ciò che è stato.
Lì ti vedo,
dolcezza mesta,
lieta mia certezza.
Inebrio il cuore
con mille sinfonie
e passeggio fra le stelle.
Gioendo di ogni segno,
la beltà dell’infinito
canto.
La strada dell’addio
M’incammino
sul sentiero del ricordo.
Intorno a me,
solo è il silenzio.
Il profumo
di odorosi fiori
mi ricordano di te,
sublime amor copioso
d’ardor focoso.
A ricordar chi eri
scende una lacrima,
mentre è un fazzoletto
a far dimenticar chi sei.
Volgo indietro
il pensiero sospirato
e mi accorgo
che tu non sei più vita.
Il cuor rinchiudo
in un cassetto,
dov’è torpore
di triste addio
a celarlo in fantasia
svanita.
L’Aurora di te
Armonia
di luce sei!
Nel tuo bacio
innocente,
non c’è velo
di malizia.
Nella notte
degli amori,
nulla muore,
tutto vive
e mi perdo
in emozioni
senza tempo.
Mi consumo
in ardor cocente
di piacer gemente.
Questa è la notte
in cui ritrovo
il vigor acceso
a bruciar d’essenza.
Il pensiero
Candido clamore
d’acceso amore,
ricordo ancora
promesse attese.
All’ombra
di un glicine
odoroso,
il cuor rapì
i miei sensi.
I profumi
inebriarono
innocenza
ed io strinsi
l’essenza
di beltà perfetta.
Anelo a te,
creatura immensa,
tu che sei destino
in vita eterna.
Ombre
Attraverso il cuore
e non ti trovo.
Cerco amore
e non ti vedo.
Intorno a te,
incatenato a prigioni avute,
scruto solo ombre.
Sei deserto arido
di malizia infusa
ed io piango l’immensa
povertà venduta.
Stento d’amor che uccide,
sei miseria che il cuor non dice.
Invocata essenza
Splendor d’amore immenso,
in te naufraga la mia tempesta,
dolce attesa, in notte ascesa.
Elevo il cuore e la mia brama sazio,
quando leggiadra danzi, sul cuore stanco.
Lì ti vedo a ricucir ferite di errati amori
e dolori immergo alla fonte del tuo amore,
alla grazia di un legnoso ed antico ardore.
Così rinasco, trasfigurato in un candor sublime.
Speranze infrante
Distanza rotta
da silenzi sovrumani
si arrende alla dolcezza
di bellezza avuta.
Il pianto irrompe
e sul dolore stanco
svanisce lentamente
l’emozione che giurava
eternità al suo vissuto.
Nel buio di una notte,
quante stelle sul mio cuore!
Bruciano bagliori accesi,
consumati ad un distratto sole,
mentre ti ricordo tersa,
vivendo di lucente amore.